Nella tarza tappa della Vuelta arriva finalmente una vittoria di Peter Sagan in una grande corsa a tappe
Una terza tappa surreale, orfana di un Vincenzo Nibali che tramite i social ha manifestato tutto il suo dispiacere per il dover abbandonare la corsa, criticando senza mezzi termini la direzione di gara rea di aver esagerato (ma ha applicato solo il regolamento …) e la propria squadra, incapace di aspettarlo e aiutarlo nel tentativo di accorciare la distanza dal gruppo dopo la caduta. Tappa surreale si diceva, con una fuga che è stata tamponata solo a 14 km dal traguardo. Da Mijas a Malaga e per 158 km si è proceduto con regolare tranquillità, eccetto la solita evitabile caduta in seno al gruppo che ha penalizzato alcuni velocisti che avrebbero potuto giocarsi la vittoria sul traguardo.
Gli uomini della Lotto, della Movistar e la Giant Alpecin hanno fatto il forcing nel tratto finale: il tedesco Degenkolb sembrava essere quello piazzato meglio ma finalmente è arrivata la prima vittoria in un grande Giro per lo slovacco Peter Sagan, col francese Bouhanni secondo e appunto Degenkolb terzo. L’italiano Sbaragli ha chiuso la volata al sesto posto.
Brutta notizia per gli appassionati di questa Vuelta: poco prima della volata finale si è ritirato lo svizzero Cancellara.