Il rugby è lo sport di squadra per eccellenza, tuttavia la performance non ottimale di un singolo giocatore può compromettere il risultato finale di una partita
Per mantenere alto il livello della prestazione bisogna equilibrare potenza fisica e lucidità mentale, il gioco è composto da fasi di gioco molto fisiche con un impegno sopratutto anaerobico ciò significa che in questi momenti muscoli e cervello agiscono per la maggior parte in condizioni di riduzione di ossigeno. Oltre alla formazione dell’acido lattico a livello muscolare questa condizione impatta negativamente sulle funzioni cognitive e sulla lucidita? causando scelte di gioco sbagliate da parte dell’atleta.
Per potenziare le proprie capacità fisiche e cognitive è importante sicuramente l’allenamento ma ancor di più la giusta alimentazione calibrando perfettamente l’assunzione di carboidrati – proteine – grassi.
Dobbiamo tenere in considerazione anche se siamo in fase di allenamento dove si necessita un maggior carico proteico per potenziare la massa muscolare o in gara dove invece il giusto equilibrio tra proteine e carboidrati vanno a costituire la “benzina” per l’attività fisica.
Non possiamo però fare di tutta l’erba un fascio, infatti ogni ruolo in campo necessita di diversi apporti nutrizionali e all’interno di ogni ruolo vanno poi considerate le caratteristiche di ogni singolo giocatore.
Sicuramente possiamo dire che un’alimentazione corretta abbinata ad un buon allenamento aiutano l’atleta a prevenire le lesioni dovute agli impatti di gioco o le cadute a terra.
L’idratazione rappresenta un altro cardine fondamentale per la prestazione atletica. Due ore prima di un match il giocatore dovrebbe idratarsi con circa 1/2 litro di acqua favorendo l’assorbimento intestinale e durante la gara invece dovremmo bere circa 150-350 ml ogni 15 minuti a seconda delle condizioni meteorologiche e di preparazione fisica e di sudorazione dell’atleta.
L’acqua costituisce il 70% circa dell’organismo umano e varia in rapporto all’eta?, con un massimo alla nascita che va diminuendo progressivamente con l’invecchiamento.In un atleta con un’alimentazione corretta e bilanciata, l’acqua viene pertanto introdotta tra gli 800 e i 1500ml con le bevande e tra i 500 ed i 900ml con gli alimenti.
Ricordiamo che l’acqua costituisce il 65-70% della massa muscolare e che il 50% della massa muscolare di un atleta maschio costituisce la metà della massa corporea, ciò significa che i muscoli contengono la metà dell’acqua necessaria a tutto il nostro organismo, ecco quindi perche? la corretta idratazione consente il corretto funzionamento di tutti i principali metabolismi dell’organismo ed una ottimale prestazione muscolare.
Riassumendo e facendo riferimento al giocatore di rugby come atleta di endurance, e? importante avere e mantenere il fisico in un costante stato di idratazione bevendo sempre e comunque tutti i giorni almeno 1,5 litri di acqua, oltre ad avere una dieta bilanciata. E’ inoltre basilare bere a sufficienza sia prima di cominciare l’attivita? fisica che durante il suo svolgimento, sia esso allenamento o partita. Altrettanto fondamentale e? la reidratazione alla fine dell’attivita? per far si che avvenga il recupero di tutti i liquidi e dei relativi minerali ed elettroliti persi. Per fare cio? e? importante utilizzare acque con un alto contenuto di minerali e all’occorrenza, dietro consiglio di un esperto in materia, utilizzare gli integratori appropriati per tipologia e funzionali alle esigenze individuali di ogni atleta.
Dott. Andrea Savini – Rugbymeet