Mauro Bergamasco: colonna del rugby italiano al suo ultimo mondiale

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Mauro Bergamasco ha fatto la storia del rugby italiano e della Nazionale

Mauro Bergamasco (101 caps con la nazionale italiana), uno dei senatori della nostra nazionale, ha deciso che quest’anno ci sarà il suo “addio” al rugby giocato. E quale modo migliore, per un guerriero come lui, se non la Rugby World Cup ormai alle porte? Mauro il rugby ce l’ha nel sangue, e muove i suoi primi passi fin da giovanissimo sul manto verde del rugby Selvazzano, fino a quando papà Arturo,(4 caps con la nazionale negli anni 70) capendo che il piccolo Mauro aveva doti da campione, lo porta al Petrarca Padova.
Negli anni trascorsi nella società patavina, Mauro viene forgiato, e già a 19 anni, nel 1998, esordisce in prima squadra nel campionato del Top 10. Nel 2000 firma con la Benetton Treviso, nella quale rimane per 3 stagioni portando nella marca la bellezza di due scudetti(2000-2001 & 2002-2003).
Nel frattempo, inizia anche la sua carriera internazionale ed è’ proprio nel 1998, contro i Paesi Bassi, che avviene il suo esordio alle direttive dell’allora c.t. George Coste, che lo farà uno degli “insostituibili” nella nazionale degli anni successivi.
Nel 2003 il cambiamento più importante della sua carriera, firma un contratto con uno dei Top Club Europei, lo Stade Français.
Arrivato nel club parigino, Mauro si trova a lavorare a livelli altissimi, ed è’ proprio qui che affinerà le sue doti sia dal punto di vista atletico che da quello tattico(essendo,soprattutto al tempo, netta la superiorità del campionato d’oltralpe rispetto a quello italiano), arrivando nella stagione 2006/2007 a vincere il titolo di campione di Francia.
Nella città dell’ amore, rimane fino al 2011, anno in cui ottenne anche una convocazione con la selezione dei Barbarians, scegliendo poi di far rientro nello stivale, cercando una nuova avventura nella franchigia degli Aironi nel campionato Pro12.
Purtroppo la franchigia viene sciolta l’ anno dopo, e Mauro si sposta nella nuova franchigia federale delle Zebre, dove lui sarà uno dei leader indiscussi.
Dal 2013 ad oggi, ha dimostrato le sue doti, la sua fisicità e il suo essere guerriero in campo, andando oltre ad infortuni e al tempo che scorre; fino a quando ad aprile di quest’anno ha dichiarato il suo ritiro ufficiale dal rugby, ponendosi però un ultima sfida da affrontare quella del mondiale che inizierà a Settembre. Non mi resta che ringraziare Mauro Bergamasco per il contributo dato al movimento, e per le emozioni che ci ha fatto provare in tanti anni di attività, augurandogli un grosso “in bocca al lupo” per questa sua ultima sfida.

Chapeau Mauro.

Giorgio Pegoraro – Rugbymeet

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