Argentina, Sud Africa, Nuova Zelanda e Australia chi al spunterà alla Rugby Championship 2015
Dopo due turni di Rugby Championship e prima delle sfide finali dell’8 agosto sono emersi alcuni dati interessanti che ci parlano di un’evoluzione nel gioco e nei rapporti di forza tra le 4 dell’Emisfero Sud.
A livello di risultato non stupisce che gli All Blacks abbiano vinto entrambi i match, quello in casa con i Pumas e quello di Johannesburg contro gli Springboks, incuriosisce peraltro la scarsa accuratezza con la quale hanno giocato i campioni del mondo. Nel corso di entrambi i match abbiamo notato come il loro gioco sia parso meno fluido e gli off-load meno efficaci del solito.
E’ anche vero che gli uomini messi in campo hanno sempre saputo rispondere perfettamente alle sollecitazioni degli avversari e trovare l’arma vincente per mettere in cassaforte il risultato. La qualità del lavoro di Steve Hansen e dello staff degli All Blacks si vede dalla capacità di ruotare diversi elementi, di non schierare i titolari e di lanciare degli esordienti che hanno comunque un grande impatto sul match, il caso di Lima Sopoaga è esemplare.
I Wallabies sembravano destinati a soffrire e non partivano certo favoriti per la vittoria finale ma si ritrovano ora a giocarsi il titolo in casa. Il lavoro in mischia chiusa portato dall’ex Pumas Mario Ledesma ha dato dei grandi effetti. La linea dei trequarti è forse la migliore in assoluto ed è in grado di creare sorprese e problemi alle migliori difese: la prima meta al Sud Africa è esemplare. La differenza è tra le terze linee dove è ritornato David Pocock; Scott Fardy fa un lavoro oscuro ma esemplare e Michael Hooper è forse il miglior n.7 in circolazione, peccato verrà squalificato per il pugno rifilato a Nicolas Sanchez e non giocherà il match contro gli All Blacks.
Gli Springboks sono la squadra più dominante in assoluto a livello fisico e sono riusciti ad annichilire sia Australia che Nuova Zelanda per buona parte dei match prima di pagare dazio agli infortuni e a un minimo di calo di concentrazione dovuta alla stanchezza. Heyneke Meyer predica un rugby forse troppo fisico anche per i suoi supereroi, il conto degli infortuni delle prime 2 giornate è troppo alto, ora il Sud Africa è a corto di piloni e di terze linee. Consolazione, non da poco, l’aver scoperto una fenomenale coppia di centri in Damian De Allende e Jesse Kriel.
I Pumas hanno progredito ulteriormente e nonostante abbiano perso con oltre 20 punti di scarto da All Blacks e Wallabies hanno messo in mostra una batteria di giovani decisamente interessanti, Santiago Cordero strepitoso contro l’Australia, Facundo Isa che ha mostrato carattere e classe sia contro Nuova Zelanda che Australia, Guido Petti esordiente a poco più di 20 anni contro i migliori al mondo. Il dato confortante è che l’Argentina ha un’ottima profondità in molti ruoli e potrà beneficiarne in vista della RWC.
Chi vincerà il Rugby Championship dunque? Probabilmente sarà una finale bellissima e durissima e potrebbero spuntarla ancora gli All Blacks… Ma a fatica. State sintonizzati sui nostri canali!!!
Marco Colautto – Rugbymeet