Tra pioggia e sole Degenkolb batte tutti
Dopo sei ore e 46 minuti, dopo che la pioggia se ne era andata lasciando il posto a un bel sole primaverile, dopo che gli scatti della BMC su Cipressa e Poggio avevano fatto un po’ di selezione, dopo che le macchie di umido sull’asfalto avevano mietuto le predestinate vittime nelle curve delle due ultime discese, dopo che Nibali non si era presentato al momento del dunque, dopo che Cavendish è stato poco bene e la sua bici pure, ecco, dopo tutto questo, in via Roma, eccoli arrivare, i velocisti che si giocheranno la vittoria finale di questa Milano-Sanremo edizione 2015. L’inquadratura frontale appiattisce le distanze ma evidenzia le facce e le smorfie dei ciclisti lanciati a tutta velocità. Nel mezzo di questo affresco realista, una sola testa si distingue. È sormontata da un caschetto bianconero. E si muove freneticamente su e giù: sembra un picchio. Le teste degli altri corridori in volata sembrano ferme; la sua invece è un martello pneumatico: va su e giù, quasi a scandire potenza e ritmo delle sue pedalate. È la testa martellante di John Degenkolb, il vincitore.