Lazio, Tare: “Non deprimiamoci”

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”Siamo a tre punti dal terzo posto, in queste dieci partite la Lazio ha mostrato un gioco divertente. Quindi dico non esaltiamoci troppo, ma non bisogna neanche cadere in depressione. Non mi piace che qui a Roma, appena non arriva il risultato, si tende buttare via tutto”. Il ds della Lazio, Igli Tare, commenta cosi’ il periodo dei biancocelesti, reduci dalla sconfitta di Firenze e dal pareggio interno di ieri sera col Torino. ”Questa squadra ha giocato tre partite in sei giorni, con due giorni di recupero tra ogni partita e questo e’ un aspetto da non sottovalutare – rileva l’albanese ai microfoni di Lazio Style Radio -. Ieri ci mancavano Hernanes, Ledesma ed Ederson che sono giocatori di fantasia e di costruzione, pero’ si accusa Cana che non e’ un regista. Io credo che le critiche debbano essere costruttive e corrette. A Firenze lo abbiamo visto tutti come sono stati persi i punti, non credo che la squadra sia mancata. Nei momenti di difficolta’ dobbiamo unirci e guardare avanti. E se ieri fosse entrato quel gol di Rocchi, adesso si parlerebbe di grande squadra”. E nonostante in casa biancoceleste ci sia un po’ di rammarico per l’1-1 con i granata, si guarda gia’ alla prossima sfida col Catania. ‘‘Dispiace non aver vinto e non essere rimasti nella scia delle prime – ammette Tare -. Il Catania e’ una squadra che gioca bene, ha un assetto offensivo e in casa da sempre qualcosa in piu’. Sara’ una gara complicata, ma noi andiamo per vincere. Mancano 29 partite quindi c’e’ tutto il tempo per fare bene”. Dopo la trasferta siciliana ci saranno poi il Panathinaikos, in Europa League, e la stracittadina con la Roma. ”Abbiamo altre tre partite in una settimana, quindi dobbiamo recuperare le forze – avverte -. Speriamo che da lunedi’ Ederson possa tornare in squadra, mentre a Catania torneranno sia Hernanes che Ledesma”.”Guardiamo al futuro con spirito positivo perche’ noi siamo la Lazio e chi viene a giocare contro di noi sa che dovra’ sudare tanto per riuscire a prendere punti”, conclude quindi il dirigente.

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