Umberto Poli, ciclista della Novo Nordisk, racconta la sua malattia e di come la passione per il ciclismo lo abbia reso migliore
Umberto Poli, il più giovane ciclista alla Milano-Sanremo, ha divertito il pubblico a casa e in strada. Una prestazione lodevole la sua con ben 252 chilometri di fuga. Il team Novo Nordisk è composto da soli corridori che soffrono di diabete. La squadra ha la licenza Professional Continental e partecipa alle corse dei Circuiti Continentali UCI e, solo tramite invito, anche ad eventi WorldTour. Lo scopo della squadra è quello di ispirare, educare e dare possibilità ai malati di diabete nel mondo. Umberto Poli è uno tra i ciclisti di spicco del team. Mercoledì Massimo Podenzana, il direttore sportivo della squadra, lo ha convocato per la Milano-Sanremo. “Prepara la valigia per Milano. Correrai la Sanremo”. Non ci potevo credere. Quella notte non ho dormito per la tensione“, ha dichiarato Poli come riportato da La Gazzetta dello Sport.
Il veronese convive da anni col diabete. Il ciclista della Novo Nordisk racconta come ha affrontato la sua malattia: “devi soffrire per farcela. Avevo 16 anni, ero con gli allievi quando scoprii di avere il diabete. Inizialmente ho fatto fatica, ero spaventato. Poi mi sono abituato a controllare l’alimentazione, misurare le calorie con l’aiuto di una dietologa, senza privarmi di nulla”. La passione per il ciclismo è stata fondamentale per la vita di Umberto Poli. Il corridore è cresciuto con Attilio ed Elia Viviani e sabato scorso ha potuto ‘sfidare’ il ciclista del Team Sky nella classicissima di primavera: “sono cresciuto insieme ad Attilio Viviani, Under 23 con il Team Colpack. Con lui e con suo fratello Elia condivido allenamenti e test in salita alle Torricelle, a Verona – ha concluso -. Io ed Elia abbiamo fatto la stessa trafila delle giovanili, la GS Bovolone di Lino Scarpini e poi la FDB di Remo Cordioli da junior”.